Anno: 2024
Ecco perché
true love
Boy
“when you lose the one you wanted cause he’s taken you for granted and everything you had got destroyed” hits hard.
End of Beginning
“wave goodbye to the end of beginning”. Questo suggerisce un addio all’inizio di un capitolo della vita, con la consapevolezza che tutto ha una fine, ma anche la speranza per un nuovo inizio.
Infine, il bridge, con la frase “You take the man out of the city, not the city out the man”, mi ha fatto riflettere sul fatto che possiamo lasciare un luogo o un’esperienza, ma le lezioni che abbiamo imparato e le esperienze che abbiamo vissuto rimarranno con noi per sempre.
Push the sky away
Quando ascolto la frase “Some people say it’s just rock and roll, Oh but it gets you right down to your soul”, mi ritrovo completamente d’accordo. La musica ha questo potere unico di scendere nel profondo di noi stessi, di toccare le corde più intime dell’anima e di connetterci in modo profondo e autentico con la nostra essenza. È una delle ragioni per cui la musica ha un impatto così significativo sulla nostra vita e sulle nostre esperienze.
I was riding, I was riding home
The sun, the sun, the sun was rising from the fieldI got a feeling I just can’t shake
I got a feeling that just won’t go away
You’ve got to just keep on pushing
Keep on pushing it
Push the sky awayAnd if your friends think that you should do it different
And if they think that you should do it the same
You’ve got to just keep on pushing
Keep on pushing
Push the sky awayAnd if you feel you got everything you came for
If you got everything and you don’t want no more
You’ve got to just keep on pushing
Keep on pushing
Push the sky awaySome people say it’s just rock and roll
Oh but it gets you right down to your soul
You’ve got to just keep on pushing
Keep on pushing
Push the sky awayYou’ve got to just keep on pushing
Keep on pushing
Push the sky away
Broken
Oggi è uno di quei giorni. Uno di quei giorni in cui tutto viene messo in discussione, anche i capisaldi delle mie certezze. Una tensione sottile scatta in fondo a me, spingendomi ad esaminare le fondamenta delle mie convinzioni, a capire se sono vere e solide o se sono state costruite su fragili basi. E’ come se mi facessi l’esame: la prova del nove. Mi rifugio nel passato, ricordando le persone che hanno attraversato la mia vita, cercando risposte e conferme.
Nel flusso dei pensieri, una frase letta sul corriere che mi ha colpito particolarmente: “L’amore per una persona finisce davvero quando t’innamori di nuovo di un’altra”. Ma non riesco a farlo. Non solo non ci riesco, ma mi sto negando la possibilità stessa che ciò accada. Sto impedendo sin dal nascere la possibilità che un nuovo amore sbocci e prenda il sopravvento. Mi rendo conto che sto lasciando andare anche me stesso, fisicamente, perché non sento più l’importanza che una volta attribuivo a tutto ciò.
La canzone, che accompagna questa giornata, si fonde con questi pensieri e mi conferma che, nonostante gli sforzi, sono ancora profondamente ferito. Sono broken come le note che risuonano nelle orecchie, ma che mi sembrano così familiari. In una sorta di dedica personale, mi immergo nelle parole e nelle emozioni che mi fa provare.
Meditando ancora, mi rendo conto che il mio cuore non ha ancora iniziato appieno il suo processo di guarigione. Le ferite che porto sono ancora aperte. Mi chiedo come sia ancora possibile provare affetto per questa persona e sentirne la mancanza, ma allo stesso tempo mi rendo conto che forse tutto ciò è solo il frutto della mia mente. L’idea di una persona che non so più se sia reale si mescola con i ricordi. Mi sento in ricerca di un senso di chiarezza e di una profonda comprensione di me stesso e delle scelte che ho compiuto. Dei giorni mi sembrano perfette, altri mi soffocano e mi stritolano e sento urlare dentro.
Trovo conforto nella consapevolezza che è normale sentirsi così. È importante concederci il tempo di guarire, di metabolizzare le delusioni e di ricostruire le fondamenta. Sono rotto, sì, ma questa rottura può diventare una chiave per riscoprire il mio vero io, per cercare la felicità e trovare un equilibrio rinato.
D’altronde, tutta la mia vita è frutto di un grande rottura.
Quindi, oggi dedico questa giornata a me stesso. Mi immergo nella musica che mi culla e mi lascio trasportare dalle emozioni che risuonano. Almeno ora è tuto sotto controllo, fanno male ma non troppo. Affronto il difficile esame delle mie certezze, senza paura di metterle in discussione, perché solo così potrò ricostruire una versione più forte e autentica di me stesso. Il percorso di guarigione continua, e oggi ho il coraggio di abbracciare la mia fragilità e la possibilità di trovare una nuova forma di felicità.
da ricordare
Amore per sempre
Perché le relazioni si raffreddano?
Cosa fa “Perdere la grazia”?
Perché cadi nella routine?
In realtà non si raffreddano, si trasformano.
Il fuoco della passione dà spazio all’affetto.
L’ammirazione non è più per la bellezza e il potere, ma per l’essenza.
Le cene frequenti cedono il posto alla TV e al divano.
Le dimostrazioni diventano gesti.
Hai presente quella volta che ti ha detto di non dimenticarti la giacca o ti ha ricordato qualcosa di importante?
È l’amore che si manifesta sotto forma di cura. Nessun altro deve inscenare la perfezione.
Ci saranno molte discussioni.
Il ti amo non sarà più una sorpresa, ma sarà speciale come lo era la prima volta.
Il problema è che non tutti sono pronti a vivere in un territorio edile, affettuoso e leggero. Alcuni non riescono a gestire lo stare accanto a qualcuno.
Che ironia, eh?
Scegliere di avere un compagno significa sapere che i problemi dell’altro contano anche per te.
Che gli abbracci non possono smettere di esistere, che le attenzioni non sono mai troppe.
Che i baci possono ancora essere caldi.
Che i messaggi e le sorprese saranno sempre essenziali.
Che possiamo imparare che ciò che scegliamo di costruire insieme può essere in grado di vincere ogni cambiamento.
Basta volerlo.
C’è chi è destinato a cambiare sempre, non lo giudico ma difficilmente troverà pace
Recinti ad 8 pareti
Conoscete “Il recinto a otto pareti”? Fin da bambini noi impariamo a scomparire dentro noi stessi. A erigere mura inviolaboli dentro cui viviamo quando abbiamo bisogno. Dovrete addestrare voi stesso ad ascoltare, senza sentire. Per esempio, potete ascoltare il suono di fiori che cadono o di rocce che crescono. Se veramente ascoltate, allora di sicuro il presente svanisce. Non fatevi incantare dalla nostra amabilità, dai nostri inchini o dai cerimoniali. Sotto a questo possiamo trovarci a grande distanza, soli… e sicuri.
Il “recinto a otto pareti” simboleggia l’isolamento autoimposto e la difesa contro le intrusioni esterne, contro i pensieri ossessivi
Fin da bambini, i giapponesi vengono educati a scomparire in loro stessi. A erigere mura, a costruire alte fortificazioni dietro le quali nascondersi quando è necessario.
È una sorta di gabbia invisibile quella nella quale crescono. Una prigione dell’anima. Un recinto a otto pareti nel quale accucciarsi per sfuggire al presente. La meditazione, l’ascolto, la riflessione, servono alla mente e al corpo per presidiare i crucci del presente e sormontarli. Nella pazienza di “ascoltare senza sentire” – virtù sconosciuta agli europei – risiede la forza per guardare al domani con fiducia. Per camminare a testa alta nella vita. John Blackthorne è comprensibilmente disorientato dal mondo che lo circonda. Tradizioni, consuetudini e leggi incomprensibili lo tengono imprigionato in quella terra. Ma, allo stesso tempo, esercitano su di lui un oscuro fascino.
Nella pazienza di “ascoltare senza sentire” – una virtù sconosciuta alla mia cultura occidentale – ho trovato la forza di guardare al domani con fiducia, di camminare a testa alta nella vita.