Tempesta

È successo che il nostro amore è stato inghiottito da una tempesta di sabbia e confusione.

Spesso dalle tempeste, non si esce indenni e noi, non siamo stati un’eccezione.

Mentre cercavamo di proteggere i nostri occhi dalla tempesta, le nostre mani si separarono.

Quelle stesse mani, che ancora oggi visitano i miei sogni notturni, sembrano ancora carezzare con dolcezza il mio viso.

E poi è arrivato il momento più buio, quando ciascuno di noi ha deciso di seguire le proprie impronte, le proprie motivazioni, alla ricerca di un rifugio sicuro.

Nel cuore della tempesta, bramavo disperatamente di scorgere anche solo un accenno, un segno, qualsiasi indizio che potesse condurmi nel suo rifugio, il luogo dove avremmo potuto stringerci così forte da non separarci mai più.

Ma ciò non è accaduto.

Sotto quella sabbia, c’era solo altra sabbia un mare di dubbi e rimpianti che inghiottiva ogni speranza.

Avrei dato qualsiasi cosa per ritrovare quella dolcezza per sentire ancora il calore del suo abbraccio, per riassaporare il profumo della sua pelle vicina alla mia e per perdere me stesso nel riflesso dei suoi occhi luminosi.

Ancora oggi il mio cuore sembra essere marchiato dalle tracce di sabbia di quella tempesta, di quell’amore perduto.

Forse durante quella tempesta avremmo dovuto proteggerci l’un l’altro, dovevamo unire le nostre mani in modo che tra di esse si creasse una sorta di scudo per i nostri occhi.

Ma il vento ha soffiato troppo forte e ci ha divisi, lasciandoci soli, in mezzo a un deserto di lacrime e di malinconia

ho imparato

Ho imparato che spesso le persone non comprendono quello che hanno davanti e spesso non lo apprezzano…
ho imparato ad accettare le delusioni o comunque a non dargli troppo peso..
ho imparato ad andare avanti anche quando l’unica persona con cui vorresti parlare è la stessa che ti ha ferito..
ho imparato che questo molte persone non l’hanno MAI capito.
Che i vuoti NON sempre possono essere colmati.
Che le grandi cose si vedono dalle piccole cose.
Che la ruota gira, ma quando ormai non te ne frega più niente.

dont hurt yourself

Da tenere sempre a mente quando non mi va di fare qualcosa o di non gradire una situazione. Spesso mi sento sbagliato ma devo ricordare a me stesso quanto debba dare spazio a chi io sia veramente anche se ho paura di non piacere o di perdere qualcuno.

Paura, Perdere.

In questo processo di realizzazione, la paura è il grande ostacolo che posso incontrare.

La paura di fallire, di non essere adeguato, di starci semplicemente sbagliando. Nelle sue tante forme, la paura mi accompagna fin da quando ero piccolo, cercando di proteggermi dalla sofferenza, dal dolore. Eppure, la paura tende a diventare così onnicomprensiva da bloccare la mia vita, spingendomi ad accontentarmi, facendomi bastare quanto ho ottenuto e causando nel tempo ancora più dolore.

È la paura che mi paralizza, portandomi a procrastinare, alla pigrizia, all’inerzia. La stessa paura di non farcela genera in me sempre più ansia, preoccupazione per il futuro, una costante e profonda sensazione di inadeguatezza.

Medita ed ascoltati e se perdi qualcuno, amen Luigi.

O forse sei tu ?

Io non porterò mai rancore ne mai dirò parole taglienti e appositamente studiate per fare male. Non ho rancore.
Per me ci sarai sempre in una canzone, in un sorriso inaspettato, in un ricordo, in un tramonto, in un poesia, in quell’istante che mi porterà una piccola felicità e nelle mie fragilità. Sempre.

Accanimento.

Non sei il mio tipo.

«Sarò
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
una scusa per farti sorridere
Si che sarò
Quell’istante che ti porterà
Una piccola felicità
Quella stupida voglia di vivere
Sempre
Mille volte
Ti ho cercato
Ti ho pensato
Un po’ più forte
Nella notte
Ancora
Mille volte
Quella musica risuona in ogni parte
Nella notte
Forse sei tu
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
Quella scusa per farmi un po’ ridere»