
Autore: Luigi Molinaro
Parole d’amore

Le parole d’amore quasi mai sono davvero parole. Più spesso, sono citofoni che suonano. Mestoli di legno che girano dentro cioccolate calde. Una cosa in più buttata nel carrello al pensiero “gli piacerà”. Un bacio dato sulla fronte di un bambino che dorme. Un’uscita in farmacia di notte. Un messaggio con dentro una canzone. Uno sguardo silenzioso
Ghost of you
L’amore nuovo
L’ amore è sempre nuovo. Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita: ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo. L’amore può condurci all’inferno o in paradiso, comunque ci porta sempre in qualche luogo. E’ necessario accettarlo, perché esso è ciò che alimenta la nostra esistenza. Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell’albero della vita carichi di frutti: non avremo il coraggio di tendere la mano e coglierli. E’ necessario ricercare l’amore là dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore, giorni, settimane di delusione e di tristezza. Perché, nel momento in cui partiamo in cerca dell’amore, anche l’amore muove per venirci incontro. E ci salva.”

Nostalgia
Deja vu
Pestare merde
Il dolore, la perdita e la mancanza di fiducia. Non sono perfetto, tutt’altro, pesto merde in continuazione e ne sono consapevole. Ho semplicemente imparato a pulirmi le scarpe e andare avanti. A tutti capita di pestare una merda di tanto in tanto. Ci blocchiamo, combiniamo casini, veniamo fregati, ci ammaliamo, no otteniamo ciò che vogliamo, incrociamo nella nostra vita migliaia di «avrei potuto fare meglio» e «quanto vorrei che non fosse successo». Pestare merde è inevitabile: o lo prendiamo come un portafortuna, oppure facciamo in modo che accada meno spesso.
Il tempo
” … il tempo non appartiene alle madri. Non è una cosa di cui possano disporre. Come non si può disporre di scelte, di stati d’animo, e di mille altre cose. Se è vero l’antico adagio di Gibran che i figli non appartengono ai genitori, vero è però l’opposto: i genitori appartengono ai figli.” A.Gazzola, La costanza è un’eccezione