Categoria: Personali
Stammi vicino
Il maestro e Margherita
E’ notte fonda quando finisco di leggerlo e assaporo tutta la trama insieme a quella sensazione di nostalgia per averlo finito. Chissà perchè adoro la nostalgia.
Il libro “Il maestro e Margherita” era li sul comodino, e le parole ancora nelle profondità della mia mente. Avevo passato ore immergendomi nella complessità di quella storia, cercando di comprendere le sottili sfumature della relazione tra il Maestro e Margherita.
Sono rimasto colpito dalla devozione straordinaria di Margherita nei confronti del Maestro. Come aveva osato sfidare il diavolo stesso, pur di salvarlo dalla sua disperazione? Era un atto d’amore così puro e potente che sfidava le stesse forze dell’inferno. In quella notte silenziosa, la conferma: l’amore poteva essere una forza salvatrice, un faro di speranza in un mondo travagliato e con questo concetto che nel tempo ho esteso all’amore verso i miei figli mi ci ritrovo. Meno su quello di coppia, perchè le persone vanno via sempre, non appena c’è da lottare. E’ li che si vede se ci tieni veramente del resto. Tutto facile quando è tutto bello.
Il Maestro e Margherita avevano attraversato sfide straordinarie insieme, e la loro relazione aveva retto, sottolineando la forza del legame tra di loro. Era come se, nel mondo surreale e caotico creato da Bulgakov, l’amore tra due persone avesse il potere di contrastare le forze oscure che minacciavano di inghiottirli.
La storia del Maestro e Margherita avrebbe continuato a ispirarmi, ricordandomi il potere dell’amore e della redenzione anche nelle situazioni più complesse.
E così, tra le pagine di un libro e i miei sogni notturni, trovai la mia pace, in fondo non avevo perso nessun amore importante. Tutto era nella mia testa, come una fiaba.
Come stai?
La Pesca della comprensione
La pesca, non un semplice frutto. Era un simbolo di connessione, di comprensione reciproca tra due anime legate da un passato complesso.
Il mondo sembrò fermarsi per un istante, e nel silenzio tra le parole e gli sguardi, la bellezza di un gesto così semplice eppure così significativo si manifestò.
Non era la nostalgia di un passato coniugale, ma piuttosto il tributo alla loro unità, alla complicità nell’arte sublime di crescere la cosa più bella che avessero mai condiviso nella loro esistenza: Emma e Simone.
La pesca non era solo un frutto, ma il simbolo di un amore immenso, se vogliamo diverso, un ricordo di unione e di speranza, e la promessa che, nonostante tutto, ci sarebbe stata sempre una connessione profonda tra loro
Anche nelle sfumature più sottili della vita quotidiana, possiamo trovare il significato più profondo e prezioso.
Francesca Allevi – Diario
4 marzo 1981
“Sono innamorata di Francesco. Sono incredibilmente innamorata del sosia di me stessa. Gemelli. Lui è la versione di me al maschile”.
16 settembre 1981
“Francesco non lo vedo più e fra poco lo lascio. Una cosa destinata a finire, anzi, mai iniziata”.
20 dicembre 1981
“Faccio il mio testamento di amore e di morte perché ho sempre sentito l’amore come morte (e la morte come amore?). Non voglio morire… non posso amare…”.
2 agosto 1982
“Sono perdutamente innamorata. Perdutamente, che significa: perdersi”.
12 settembre 1982
“Dire che sono infelice è anche poco per esprimere la mia infelicità. Continuare ad amare Francesco quando lui non può amarmi. Sola, sola, sola, io da sola, io che amo e non posso essere riamata”.
I pensieri di Francesca Allevi risuonano profondamente con la mia esperienza personale. Mi colpiscono perché ho vissuto quelle stesse emozioni e riflessioni. “Sola, sola, sola, io da sola, io che amo e non posso essere riamato” – questa frase risuona nel mio cervello. Boom. Boom. È il sentimento che si prova quando si è innamorati di qualcuno e si comprende che quella persona non è la scelta giusta, che anzi, ci sta facendo del male, ma si fatica a staccarsi da lei. È come essere dipendenti da una droga.
Ci si ritrova intrappolati in relazioni che non portano più felicità o benessere, ma si continua a lottare, sperando che qualcosa cambi o migliori. L’amore dovrebbe portare gioia, dovrebbe colorare la vita di rosa, non dovrebbe gettare ombre nere. Ombre poi, difficili da illuminare ancora.
È in questo spirito che cerco di coltivare le mie relazioni, cercando la bellezza e la gioia che possono portare. Non demoni. Unicorni colorati.
Peaceful
Bye Bye amico verde!
Ho deciso di lasciare andare l’ultima connessione, quella più forte, quella della musica. Questa scelta è stata necessaria e al tempo stesso dolorosa, come ogni passo che ci porta verso nuove direzioni.
La musica è stata parte integrante della mia vita per molti anni. Ho avuto il privilegio di condividere con voi le mie canzoni, le mie emozioni e i miei pensieri attraverso la musica. Ma la vita è un percorso in costante evoluzione, e a volte dobbiamo fare scelte difficili per crescere e migliorare.
Ho deciso di concentrarmi su altre sfide e passioni che mi stanno chiamando. Questo non significa che mi allontanerò completamente dalla musica, perché essa rimarrà sempre nel mio cuore e nella mia anima. Continuerà a ispirarmi e a farmi compagnia, ma non sarà più al centro della mia vita.