Lo faccio domani: la tassa nascosta della procrastinazione

Dai, ammettiamolo: quante volte negli ultimi dieci giorni ti sei detto “oggi non mi sento motivato, lo faccio domani”?
Io per primo ho perso il conto.

La verità è che procrastinare è un’abitudine molto più diffusa di quanto pensiamo. Una ricerca del 2023 condotta da una società di risorse umane ha rilevato che il 42,6% degli adulti rimanda spesso, se non addirittura ogni giorno, i propri impegni.

E sai una cosa? Non mi sorprende affatto.

Molti di noi credono che procrastinare, in fondo, sia gratis. Ma non lo è.
Ogni volta che rimandiamo qualcosa al giorno dopo, ci ritroviamo con la stessa scarsa motivazione… solo che avremo meno tempo e più stress.

Quella che ci sembra una piccola scelta innocua è in realtà una tassa silenziosa sulla nostra serenità mentale.

Il debito invisibile della procrastinazione

Ogni “lo faccio domani” è come passare una strisciata alla carta di credito della procrastinazione.
Un conto che non si paga in euro, ma in emozioni negative:

  • Ansia
  • Vergogna
  • Sensi di colpa
  • Autostima in picchiata

E quel senso di sollievo che proviamo quando rimandiamo?
Un’illusione. Non è vero tempo libero, ma tempo in ostaggio: sequestrato da preoccupazioni e rimorsi.

Spezzare il circolo vizioso

Arriva un momento in cui bisogna dire basta:

  • Basta promesse tradite a noi stessi.
  • Basta rimpianti per le occasioni perse.
  • Basta notti insonni e maratone last-minute.
  • Basta ridurci sempre all’ultimo.

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