Pestare merde

Il dolore, la perdita e la mancanza di fiducia. Non sono perfetto, tutt’altro, pesto merde in continuazione e ne sono consapevole. Ho semplicemente imparato a pulirmi le scarpe e andare avanti. A tutti capita di pestare una merda di tanto in tanto. Ci blocchiamo, combiniamo casini, veniamo fregati, ci ammaliamo, no otteniamo ciò che vogliamo, incrociamo nella nostra vita migliaia di «avrei potuto fare meglio» e «quanto vorrei che non fosse successo». Pestare merde è inevitabile: o lo prendiamo come un portafortuna, oppure facciamo in modo che accada meno spesso.

Il tempo

” … il tempo non appartiene alle madri. Non è una cosa di cui possano disporre. Come non si può disporre di scelte, di stati d’animo, e di mille altre cose. Se è vero l’antico adagio di Gibran che i figli non appartengono ai genitori, vero è però l’opposto: i genitori appartengono ai figli.” A.Gazzola, La costanza è un’eccezione

CAN A SONG SAVE YOUR LIFE? 

Il rincorrere il significato dietro ogni evento della nostra vita può essere una sfida avvincente. Così spesso, nelle pieghe dei giorni più bui e nelle note dei momenti difficili, si cela un insegnamento, una crescita, o un’opportunità nascosta.

La storia di “Tutto può succedere ancora” o meglio “Begin Again” mi ha ricordato che anche nella sofferenza si può trovare un motivo, un’occasione di crescita e trasformazione. Greta e Dan, i protagonisti del film, hanno attraversato momenti difficili e dolorosi, ma proprio grazie alla loro passione per la musica hanno trovato un modo per connettersi a un livello profondo e guarire le ferite interiori.

Nelle note di una canzone, nel ritmo di una chitarra, e nella melodia di una voce, hanno trovato il conforto e la forza di rialzarsi e andare avanti. La musica ha agito come un’ancora, trascinandoli fuori dal baratro dell’oscurità emotiva e guidandoli verso la luce della speranza.

E questo insegnamento può applicarsi a ognuno di noi. Le sfide e le difficoltà della vita possono sembrare insormontabili, ma c’è sempre un motivo, anche se non è immediatamente evidente. La sofferenza può essere un catalizzatore per la crescita personale, per riscoprire le nostre passioni e per apprezzare le relazioni che ci circondano.

Anche nelle note più cupe, una melodia di speranza può emergere. E spesso, dopo la tempesta, arrivano momenti di gioia, di scoperta e di realizzazione personale. La sofferenza ci può insegnare a essere più forti, a comprendere meglio noi stessi e gli altri, e a prendere decisioni più consapevoli nel cammino della nostra esistenza.

La lezione di “Begin Again” per me è che c’è sempre un motivo, una luce nascosta tra le ombre, e la musica dell’anima può guidarci verso la rinascita e la crescita interiore.

Mind is a scary place to be stuck in.

Questa mattina, una luce sottile penetrava attraverso le persiane socchiuse, gettando sfumature dorate sul pavimento della stanza. Il tempo sembrava aver perso la bussola, oscillando tra piogge inaspettate e improvvisi bagliori di sole, proprio come la tempesta di sentimenti dentro di me.

Mentre emergevo dal sonno, mi colpì come un pugno nello stomaco la rivelazione che finalmente avevo compreso la verità. Una verità che avevo cercato di ignorare, rimuovendo dalla mente e dal cuore. Una verità che riguardava te, la tua importanza nella mia vita e quanto tu avessi cercato di farmi aprire gli occhi, mentre io, cieco di fronte ai miei stessi demoni, non ero stato capace di vedere.

Non mi ero reso conto di tutto il male che avevo seminato, nemmeno quando cercavi di farmelo comprendere con gentilezza e delicatezza. Sono stato ingenuamente prigioniero di un amore confuso, tossico, come se fossi stato trascinato in un vortice di schizofrenia emotiva. Da cosa stavo scappando ? Cosa rappresentava ? Ma come ho potuto fare un errore simile? Forse c’era qualcosa che non andava tra me e te, ma perché ho deciso di rifugiarmi altrove piuttosto che affrontare le mie paure e i miei dubbi? Ho creato un caos doloroso e confuso, incapace di capire la reale portata delle mie azioni.

Perchè ti ho graffiato così brutalmente?

Il passato è ormai una terra lontana, e la macchina del tempo è solo frutto di fantasie irrealizzabili. Non posso tornare indietro, né dirti che sei stata per me un faro nella buia tempesta della mia vita, che mi hai sostenuto e aiutato a crescere, che grazie a te ho trovato la forza per raggiungere la mia laurea, per iniziare la psicoterapia. E come mi sono comportato con te? Mi vergogno così tanto. Adesso è troppo tardi, e questa lettera è solo un modo per sfogare il rimorso e il dispiacere che mi assalgono.

Mi dispiace profondamente di aver coinvolto una persona meravigliosa in quel momento così cupo e confuso della mia esistenza. Sento il desiderio di voler cancellare tutto, di far finta che nulla sia successo, ma so che sarebbe ingiusto nei tuoi confronti, nei miei.

Vorrei avere il coraggio di ammettere che avevi ragione, ma la tua rabbia e l’odio mi impediscono di avvicinarmi a te, perchè sai come colpirmi: forse è ciò che succede quando una persona conosce esattamente i punti deboli dell’altra e sa dove colpirla per ferirla di più.

Nonostante tutto, voglio che tu sappia che non ti odierò mai. I ricordi che abbiamo condiviso insieme, rimarranno per sempre preziosi nella mia memoria. Il momento in cui la mia follia è venuta a galla, e ho scritto quei pensieri nel mio blog, è inciso nella mia mente come una pietra preziosa. Quello sguardo nel tuo volto, un misto di comprensione e tristezza, rappresentava la fine della nostra storia, ma anche l’inizio di una profonda consapevolezza.

La vita è fatta di esperienze e incontri che ci plasmano e ci insegnano a essere migliori. Sebbene il nostro cammino sia giunto a una svolta amara, porterò sempre con me i momenti meravigliosi che abbiamo condiviso, perché mi hanno reso la persona che sono oggi.

Questo capitolo si chiude qui, ma il libro della mia vita continua. Forse il destino ci ha separato, ma rimarrai sempre una parte importante del mio passato, delle mie gioie e delle mie sofferenze.