Autore: Luigi Molinaro
Deploying Kubernetes on bare metal with Rancher 2.0
Contents
- Install Rancher server
- Create a Kubernetes cluster
- Add Kubernetes nodes
- Install StorageOS as the Kubernetes storage class
- Understand Nginx Ingress in Rancher
Install Rancher
Create a VM with Docker and Docker Compose installed and install Rancher 2.0 with docker compose:
- Rancher docker-compose file: docker-compose.yaml
- Run these commands to install Rancher with docker compose:
git clone https://github.com/polinchw/rancher-docker-compose
cd rancher-docker-compose
docker-compose up -d
Create your Kubernetes cluster with Rancher
Install a custom Kubernetes cluster with Rancher. Use the ‘Custom’ cluster.
Add Kubernetes nodes and join the Kubernetes cluster
Run the following commands on all the VMs that your Kubernetes cluster will run on. The final docker command will have the VM join the new Kubernetes cluster.
Replace the –server and –token with your Rancher server and cluster token.
#!/bin/bash
#sudo apt update
#sudo apt -y dist-upgrade
#Ubuntu (Docker install)
#sudo apt -y install docker.io
sudo apt -y install linux-image-extra-$(uname -r)
#Debian 9 (Docker install)
#sudo apt -y install apt-transport-https ca-certificates curl gnupg2 software-properties-common
#curl -fsSL https://download.docker.com/linux/debian/gpg | sudo apt-key add -
#sudo add-apt-repository "deb [arch=amd64] https://download.docker.com/linux/debian $(lsb_release -cs) stable"
#sudo apt update
#sudo apt -y install docker-ce
sudo mkdir -p /etc/systemd/system/docker.service.d/
sudo cat <<EOF > /etc/systemd/system/docker.service.d/mount_propagation_flags.conf
[Service]
MountFlags=shared
EOF
sudo systemctl daemon-reload
sudo systemctl restart docker.service
#This is dependent on your Rancher server
sudo docker run -d --privileged --restart=unless-stopped --net=host -v /etc/kubernetes:/etc/kubernetes -v /var/run:/var/run rancher/rancher-agent:v2.1.0-rc9 --server https://75.77.159.159 --token rb8k8kkqw55jqnqbbf4ssdjqtw6hndhfxxcghgv8257kx4p6qsqq55 --ca-checksum 641b2888ce3f1091d20149a495d10457154428f440475b42291b6af1b6c0dd06 --etcd --controlplane --worker
Download the kub config file for the cluster
After you download the kub config file you can use it by running this command:
export KUBECONFIG=$HOME/.kube/rancher-config
Install Helm on the cluster
git clone https://github.com/polinchw/set-up-tiller
cd set-up-tiller
chmod u+x set-up-tiller.sh
./set-up-tiller.sh
helm init --service-account tiller
Install StorageOS Helm Chart
helm repo add storageos https://charts.storageos.com
helm install --name storageos --namespace storageos-operator --version 1.1.3 storageos/storageoscluster-operator
Add the Storage OS Secret
apiVersion: v1
kind: Secret
metadata:
name: storageos-api
namespace: default
labels:
app: storageos
type: kubernetes.io/storageos
data:
# echo -n '<secret>' | base64
apiUsername: c3RvcmFnZW9z
apiPassword: c3RvcmFnZW9z
Add the StorageOSCluster
apiVersion: storageos.com/v1
kind: StorageOSCluster
metadata:
name: example-storageos
namespace: default
spec:
secretRefName: storageos-api
secretRefNamespace: default
csi:
enable: true
Set StorageOS as the default storage class
kubectl patch storageclass fast -p ‘{“metadata”: {“annotations”:{“storageclass.kubernetes.io/is-default-class”:”true”}}}’
Using the default Nginx Igress
Rancher automatically installs the nginx ingress controller on all the nodes in the cluster.
If you are able to expose one of the VMs in the cluster to the outside world with a public IP then you can connect to the ingress based services on ports 80 and 443.
Any app you want to be accessible through the default nginx ingress must be added to the ‘default’ project in Rancher.
Love can only heal
No wonder this isnt popular. Those lyrics are too deep for casual mainstream listeners.
Come i ciliegi con la primavera
Oh mother!
Maybe someday
When I look back I’ll be able to say
You didn’t mean to be cruel
Somebody hurt you too
Il brutto anatroccolo
Mio padre mi ha detto che si da piccolo ero molto sensibile, come Simone.
Mi ha detto che da piccolo piangevo ogni volta che vedevo il brutto anatrocco.
Non poteva che essere così
Trinkets
Spoiler 🙂
Joe che sostituisce lo spartito con tutti gli oggetti trovati da 22 mentre è nel suo corpo è una metafora così intelligente. Finalmente esce dalla sua fantasia di “scopo musicale” e realizza che tutti quei piccoli oggetti SONO la sua vita. I suoi amici, i suoi genitori, i suoi momenti di solitudine, i suoi studenti, la sua passione, i suoi ricordi … Non siamo nati con uno scopo, non sempre, ma piuttosto con una scintilla che ci fa sentire vivi.
2020
In certi periodi della mia vita, quelli in cui ho affrontato dei cambiamenti, avverto l’avvicinarsi del primo gennaio più forte.
È tutto un insieme di sensazioni, principalmente negative.
Di ansia, incertezza e profonda inquietudine.
Mi chiedono “cos’hai?” Come se la domanda non fosse scontata e la risposta di più.
Eh, cosa ho. Cosa non ho.
“Non lo so” E invece lo so. Sempre.
Dal primo gennaio di quell’anno.
Negli anni a venire ho iniziato a convincermi che ci fosse una sorta di data di scadenza del Dolore e che dopo non fosse più consigliato aprire la confezione.
Fine di una amicizia? Dai 3 ai 6mesi.
A seconda dell’amicizia.
Fine di un amore? Dai 6 ai 12 mesi, dopo diventa chiusura. O clausura.
Lutto? ahi, questa è difficile!
“Non lo so” E invece lo so. Sempre.
Dal primo gennaio di quell’anno.
Sarebbe così semplice avere delle etichette PAO come nei cosmetici (grazie Emma ♥️)
E poi buttare la confezione di Dolore scaduta proprio come dovrei fare con l’oki che mi ostino a portarmi sempre dietro.
Fra poco saranno anni.
Anni di domande senza risposte.
Di malattie senza medicine.
Di conti senza oste.
Di tempo che non abbiamo avuto.
Di confezioni senza scadenza.
Non ho imparato a buttare via ma a crescere e lasciare andare.
E ho imparato a ridere, ridere tanto.
Ad amare, ascoltare, sbagliare, chiedere scusa… E lasciare andare, le persone non i ricordi.
Quelli ancora mi invadano, come dicevo,
i giorni prima del nuovo anno.
Niente succede per caso
Siamo tutti connessi in qualche modo.
Alla fine la chiave l’ho trovata, era tutto nella mia testa.
«Tu sei innamorato di un sogno»
Tutto ti sembrava speciale perché era tutto solo frutto di un sogno. La realtà che parlava di ben altro.
Una realtà (quella del passato) che se è fine a se stessa risulta essere solo un riflesso delle proprie immaginazioni (delle pagine con dei confini, quindi).
«E Zelda è proprio così come te la immagini!»
Vivere nel presente
Siamo costantemente alla ricerca della felicità, tutti, nessuno escluso. La aspettiamo,desideriamo, sembra non arrivare mai e se arriva se ne va. E se invece di aspettare iniziassimo a fare qualcosa? Cosa è ?
Cambia sicuramente con il tempo ed in fondo, se ci reflettiamo forse non sappiamo neanche elencari i punti che ci permetterebbero di esserlo. Vero ? Vivere il presente! Quante volte abbiamo letto o sentito dire questa frase?
Senti sempre quel maldipancia ? Quel senso d’insoddisfazione che neanche tu sai bene cosa sia e ti butti sempre in qualcosa di nuovo ?
Basta sempre cercare qualcosa di nuovo ?
Basta trovare il prossimo obiettivo ?
Non sai tu neanche cosa, senti solo quel senso d’insoddisfazione. Basta cambiare il modo in cui guardo le cose ? Basta solo questo ?
Non c’è niente di diverso nella mia vita, ho solo cambiato il modo in cui guardo le cose. Sono rimasto stupito di quanti piccoli momenti di felicità avevo durante ogni mia giornata, anche in quelle più brutte.
Semplicemente non me ne rendevo conto
È inutile aspettare un momento felice, non arrivera mai e saremo perennemente insoddisfatti : è inutile aspettare un giorno di sole e durante tutti gli altri lamentarsi della pioggia, è inutile aspettare il momento per fare. Non esiste il momento buono, mai.
Non è facile, ma una cosa che mi ha aiutato è il barattolo della felicità.
È un modo semplice, ma efficace, per iniziare ad essere consapevoli di quelle piccole cose che ci rendono felici durante la giornata.
Il Barattolo della felicità è un progetto nato dall’idea della scrittrice Elizabet Gilbert, autrice del best seller “mangia prega ama” (Eat pray love) da vedere !!! .
Come creare il barattolo della felicità
Ecco l’occorrente :
- Un barattolo di vetro
- Foglietti colorati
- Matite, pennarelli, penne colorate
- Un pizzico di fantasia
Oppure, semplicemente un foglio word, un notepad, google keep, cosa che, da buon informatico, preferisco.
Ogni sera, prima di andare a dormire, prendetevi 5 minuti, pensate e scrivete su un bigliettino un momento felice della giornata appena trascorsa, dopodiché mettetelo nel barattolo o sul pc.
Nel barattolo metteremo solo un momento felice, ma ripercorrendo con la mente la giornata per trovarlo, vi accorgerete che ce n’è più di uno. A volte faticherete a scegliere.
Farlo di sera è importante perché vi addormenterete ricordando cose felici e quindi, più rilassati.
Durante la giornata diventerete più consapevoli delle cose belle che accadono e a cui prima non facevate nemmeno caso. Ricordate? Rendersene conto.
Nel mio barattolo a volte c’è una canzone, un semplice sorriso.
Quando il barattolo è pieno o quando ne sentite il bisogno, è arrivato il momento di rileggere i vostri bigliettini.
Sentivo perdermi dentro te. Non avevo mai provato.