Qualunque fiore tu sia, quando verrà il tuo tempo, sboccerai. Prima di allora una lunga e fredda notte potrà passare. Anche dai sogni della notte trarrai forza e nutrimento. Perciò sii paziente verso quanto ti accade e curati e amati senza paragonarti o voler essere un altro fiore, perché non esiste fiore migliore di quello che si apre nella pienezza di ciò che è. E quando ciò accadrà, potrai scoprire che andavi sognando di essere un fiore che aveva da fiorire.“ — Daisaku Ikeda
Categoria: Personali
Non so niente
.. Socrate diceva non so niente, proprio perché se non so niente problematizzo tutto. La filosofia nasce dalla problematizzazione dell’ovvio: non accettiamo quello che c’è, perché se lo facciamo, ce lo ricorda ancora Platone, diventeremo gregge, pecore. La filosofia nasce come istanza critica, non accettazione dell’ovvio, non rassegnazione a quello che oggi va di moda chiamare sano realismo. Mi rendo conto che realisticamente uno che si iscrive a filosofia compie un gesto folle, però forse se non ci sono questi folli il mondo resta così com’è… Allora la filosofia svolge un ruolo decisamente importante, non perché sia competente di qualcosa, ma semplicemente perché non accetta qualcosa, e questa non accettazione di ciò che c’è non la esprime attraverso revolverate o rivoluzioni, l’esprime attraverso un tentativo di trovare le contraddizioni del presente e dell’esistente, e argomentare possibilità di soluzioni: in pratica, pensare. E il giorno in cui noi abdichiamo al pensiero abbiamo abdicato a tutto.
Umberto Galimberti
Percorsi di emancipazione, democrazia ed etica
Salutini
Sto per andare via da voi miei piccolini e mi avete spezzato il cuoricino così tanto che ho bisogno di scrivere, la mia valvola di sfogo.
Sono questi i momenti in cui vorrei ci fosse un regista, un regista della mia vita capace d’immortalare il momento che spero rimanga sempre impresso nella mia testa
I vostri faccini pieni di lacrime che m’implorano di rimanere, i vostri abbracci, Simone, il più fisico, che con la manina cerca la mia barba, struscia la manina, ci gioca, cerca un contatto, mi bacia facendomi sentire le sue guanciotte lacrimose umide .
Mi tenete li, sul divano e non volete che mi alzi, ogni secondo un’ora.
E’ li che capisci che il tempo è relativo, il vero senso della frase “Un giorno, tre autunni”.
Sento e posso toccare l’amore vero, quello che sai è per sempre.
Come si fa a spiegare.
“Mi mancherai” mi hai detto Simone, con quella sua vocina meravigliosa che il tempo ti cambierà a favore di una voce sempre più matura ma sempre più lontana da me. Si cresce.
Vorrei che alcune cose rimanessero congelate nel tempo, vorrei che voi rimaneste sempre così ma non si può ed in fondo è bello così, ci godiamo un momento che rimarrà una perla nel nostro cuore e per mano continuiamo a crescere.
Ora che avete chiuso la porta e siete andati, tocca piangere a me.
Sempre insieme.
Due
Dicono che durante la nostra vita abbiamo due grandi amori. Uno con il quale ti sposerai o vivrai per sempre, può essere il padre o la madre dei tuoi figli: con questa persona otterrai la massima comprensione per stare il resto della tua vita insieme.E dicono che c’è un secondo grande amore, una persona che perderai per sempre. Qualcuno con cui sei nato collegato, così collegato, che le forze della chimica scappano dalla ragione e ti impediranno sempre di raggiungere un finale felice. Fino a che un giorno smetterai di provarci, ti arrenderai e cercherai un’altra persona che finirai per incontrare. Però ti assicuro che non passerà una sola notte senza aver bisogno di un altro suo bacio, o anche di discutere una volta in più. Tutti sanno di chi sto parlando, perché mentre stai leggendo queste righe, il suo nome ti è venuto in mente. Ti libererai di lui o di lei e smetterai di soffrire, finirai per incontrare la pace, però ti assicuro che non passerà un giorno in cui non desidererai che sia qui per disturbarti. Perché a volte si libera più energia discutendo con chi ami, che facendo l’amore con qualcuno che apprezzi.
(Paulo Coelho)
feeling like having beaten a mine
No time for emotion
Time for Whisky
Drink to Merlin
Drink to me
I died too, I’m dying every fucking day
La felicità …
Quanto mi mancate…
Perché Simone ?
Coloro che riescono meglio nella vita, spesso non sono i più capaci (a meno di avere delle doti naturali fuori dal comune, cosa che non mi ispira più di tanto) quanto piuttosto i più determinati.
Intorno al concetto di motivazione esiste molto disorientamento, sopratutto oggi. Vedo tanti ragazzi che hanno gettato la spugna ancora prima di cominciare, non vedo il fuoco nei loro occhi, non vedo il famoso occhio della tigre, credo perchè la nostra cultura ha smarrito il senso dell’impegno e delle volontà individuali, siamo portati a pensare la motivazione come qualcosa che dipende esclusivamente dalle condizioni esterne. Ci motivano sempre gli altri o le situazioni fuori da noi. Alibi.
La differenza sta nella capacità di mantenere il “sogno” e farlo durare a lungo nonostante ostacoli, difficoltà e problemi. La capacità di perseverare, di fare durare a lungo la motivazione, viene definita RESILIENZA, ma è l’unica spinta nella quale credo per raggiungere il risultato.
La resilienza non è un dono magico o sovranaturale: è una capacità cognitiva, cioè legata al modo con cui elaboriamo le informazioni e ci rapportiamo con la realtà. Può essere allenata ed accresciuta da tutti, in qualsiasi momento della vita. Ma richiede impegno e disciplina.
Faccio analogie con lo sport perchè è forse l’unica disciplina che ti mette alla prova subito e senze troppa dolcezza, vinci o perdi.
Quanto è bello l’Ipad !
Stamattina, passando in edicola per prendere il settimanale ATM, sono rimasto a bocca aperta davanti a una pila di iPad nuovi di zecca, e dato che costavano poco mi sono detto: perchè no? E quindi dopo un road test di mezz’ora sui mezzi pubblici, ecco le mie prime impressioni.
I pro. E’ leggerissimo! E cosa ancora più incredibile, alla Apple hanno fatto il miracolo: si piega senza rovinarsi. Lo schermo poi è nitido e con un contrasto fantastico: i caratteri sono davvero neri, la pagina bianca, e in condizioni di luminosità normale non affatica assolutamente gli occhi. Ma la cosa più incredibile è il multi touch, per chi non l’avesse mai sperimentato funziona così: si piegano indice e pollice fino a farli quasi toccare, li si porta sull’angolo dell’iPad, lo si afferra, e si fa un movimento diagonale. A quel punto, parte un’animazione (fatta così bene che sembra davvero di spostare un oggetto fisico), e l’iPad cambia pagina. Fantastico! C’è anche una modalità per chi odia far sbirciare i vicini in metropolitana, che permette di piegare il device fino a oscurare completamente i contenuti. Devo dire che le hanno pensate davvero tutte! Il collegamento dati poi ha funzionato a meraviglia, anche in galleria: sono riuscito a leggere senza interruzioni per una ventina di minuti.
I contro. Mi aspettavo qualche animazione alla Harry Potter, ma le fotografie sono tutte statiche: poco male, tanto trovo i video assolutamente noiosi e non li guardo nemmeno sul PC e tantomeno in televisione, e in movimento poi mi avrebbero probabilmente fatto venire il mal di mare. Il suo vero problema però è che costa troppo poco: in metropolitana ce l’avevano quasi tutti. Peccato, speravo di fare un figurone, ma nessuno mi ha degnato neanche di un’occhiata di invidia o curiosità. Anzi, ho visto addirittura un modello più compatto, che sembra offrire contenuti gratuiti. Sarà vero?
Concludo con una foto, per farvi apprezzare il design rivoluzionario di questo splendido oggetto.