O forse sei tu ?

Io non porterò mai rancore ne mai dirò parole taglienti e appositamente studiate per fare male. Non ho rancore.
Per me ci sarai sempre in una canzone, in un sorriso inaspettato, in un ricordo, in un tramonto, in un poesia, in quell’istante che mi porterà una piccola felicità e nelle mie fragilità. Sempre.

Accanimento.

Non sei il mio tipo.

«Sarò
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
una scusa per farti sorridere
Si che sarò
Quell’istante che ti porterà
Una piccola felicità
Quella stupida voglia di vivere
Sempre
Mille volte
Ti ho cercato
Ti ho pensato
Un po’ più forte
Nella notte
Ancora
Mille volte
Quella musica risuona in ogni parte
Nella notte
Forse sei tu
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
Quella scusa per farmi un po’ ridere»

End of Beginning

“wave goodbye to the end of beginning”. Questo suggerisce un addio all’inizio di un capitolo della vita, con la consapevolezza che tutto ha una fine, ma anche la speranza per un nuovo inizio.

Infine, il bridge, con la frase “You take the man out of the city, not the city out the man”, mi ha fatto riflettere sul fatto che possiamo lasciare un luogo o un’esperienza, ma le lezioni che abbiamo imparato e le esperienze che abbiamo vissuto rimarranno con noi per sempre.

Push the sky away

Quando ascolto la frase “Some people say it’s just rock and roll, Oh but it gets you right down to your soul”, mi ritrovo completamente d’accordo. La musica ha questo potere unico di scendere nel profondo di noi stessi, di toccare le corde più intime dell’anima e di connetterci in modo profondo e autentico con la nostra essenza. È una delle ragioni per cui la musica ha un impatto così significativo sulla nostra vita e sulle nostre esperienze.

I was riding, I was riding home
The sun, the sun, the sun was rising from the field

I got a feeling I just can’t shake
I got a feeling that just won’t go away
You’ve got to just keep on pushing
Keep on pushing it
Push the sky away

And if your friends think that you should do it different
And if they think that you should do it the same
You’ve got to just keep on pushing
Keep on pushing
Push the sky away

And if you feel you got everything you came for
If you got everything and you don’t want no more
You’ve got to just keep on pushing
Keep on pushing
Push the sky away

Some people say it’s just rock and roll
Oh but it gets you right down to your soul
You’ve got to just keep on pushing
Keep on pushing
Push the sky away

You’ve got to just keep on pushing
Keep on pushing
Push the sky away

Broken

Oggi è uno di quei giorni. Uno di quei giorni in cui tutto viene messo in discussione, anche i capisaldi delle mie certezze. Una tensione sottile scatta in fondo a me, spingendomi ad esaminare le fondamenta delle mie convinzioni, a capire se sono vere e solide o se sono state costruite su fragili basi. E’ come se mi facessi l’esame: la prova del nove. Mi rifugio nel passato, ricordando le persone che hanno attraversato la mia vita, cercando risposte e conferme.

Nel flusso dei pensieri, una frase letta sul corriere che mi ha colpito particolarmente: “L’amore per una persona finisce davvero quando t’innamori di nuovo di un’altra”. Ma non riesco a farlo. Non solo non ci riesco, ma mi sto negando la possibilità stessa che ciò accada. Sto impedendo sin dal nascere la possibilità che un nuovo amore sbocci e prenda il sopravvento. Mi rendo conto che sto lasciando andare anche me stesso, fisicamente, perché non sento più l’importanza che una volta attribuivo a tutto ciò.

La canzone, che accompagna questa giornata, si fonde con questi pensieri e mi conferma che, nonostante gli sforzi, sono ancora profondamente ferito. Sono broken come le note che risuonano nelle orecchie, ma che mi sembrano così familiari. In una sorta di dedica personale, mi immergo nelle parole e nelle emozioni che mi fa provare.

Meditando ancora, mi rendo conto che il mio cuore non ha ancora iniziato appieno il suo processo di guarigione. Le ferite che porto sono ancora aperte. Mi chiedo come sia ancora possibile provare affetto per questa persona e sentirne la mancanza, ma allo stesso tempo mi rendo conto che forse tutto ciò è solo il frutto della mia mente. L’idea di una persona che non so più se sia reale si mescola con i ricordi. Mi sento in ricerca di un senso di chiarezza e di una profonda comprensione di me stesso e delle scelte che ho compiuto. Dei giorni mi sembrano perfette, altri mi soffocano e mi stritolano e sento urlare dentro.

Trovo conforto nella consapevolezza che è normale sentirsi così. È importante concederci il tempo di guarire, di metabolizzare le delusioni e di ricostruire le fondamenta. Sono rotto, sì, ma questa rottura può diventare una chiave per riscoprire il mio vero io, per cercare la felicità e trovare un equilibrio rinato.

D’altronde, tutta la mia vita è frutto di un grande rottura.

Quindi, oggi dedico questa giornata a me stesso. Mi immergo nella musica che mi culla e mi lascio trasportare dalle emozioni che risuonano. Almeno ora è tuto sotto controllo, fanno male ma non troppo. Affronto il difficile esame delle mie certezze, senza paura di metterle in discussione, perché solo così potrò ricostruire una versione più forte e autentica di me stesso. Il percorso di guarigione continua, e oggi ho il coraggio di abbracciare la mia fragilità e la possibilità di trovare una nuova forma di felicità.