La pioggia viola può assumere mille forme e incarnare altrettanti stati d’animo; può rappresentare le lacrime dopo una delusione, dopo una fatica e lo stremo per le botte ricevute; può diventare la libertà di chiudere gli occhi e lasciarsi andare, lasciar fluire le proprie emozioni intime, pure, incontenibili come la pioggia che cade e scorre a rivoli sul terreno; può essere il racconto di una bella storia d’amore o un manifesto di scuse, se ci si sofferma a quanto suggerisce il testo, ma, ad ogni modo, il bello di Purple rain risiede nella liquida consistenza della sua interpretazione che, come il liquido, assume naturalmente le fattezze del suo contenitore. Quei contenitori siamo noi, ciascuno unico, ciascuno diverso.Chiudi gli occhi per 8 minuti e arriverà sicuramente qualcosa dal profondo.